World Pasta Day, 6 curiosità sul piatto italiano più famoso al mondo
Il 25 ottobre si celebra il World Pasta Day. Una ricorrenza internazionale istituita nel 1998 che rende onore e gloria al piatto italiano più famoso al mondo, il "cibo di casa" per eccellenza: la pastasciutta.
Tra formati e abbinamenti, sei sicuro di conoscere tutti i segreti e le curiosità legate a questa mitica pietanza? Metti alla prova!
Il primo formato di pasta conosciuto fu lo spaghetto
FALSO!
Il primo formato, riportato nel ricettario di un cuoco vissuto tra il I sec a.C. e il I sec d.C., si chiamava lagàna e aveva la forma di sottili rettangoli, anticipatori delle nostre lasagne. Composto da acqua e farina di grano, l'impasto venire poi aromatizzato con spezie e fritto nell’olio d’oliva.
I primi a cucinare la pasta secca non sono stati gli europei
VERO!
Gli antenati degli spaghetti, noti come "vermicelli", vennero cucinati per la prima volta dagli Arabi, i quali poi importarono il formato nel sud Italia, per l'esattezza a Palermo.
L'attività dei fabbricanti di pasta era tutelata e legiferata da una Corporazione
VERO!
Con l'aumento della celebrità di questa pietanza e, conseguentemente, dell'importanza della professione dei pastai, nel corso del 1.600 nacque la prima Corporazione di fabbricanti di pasta, con precise regole e Statuti da rispettare. Nel XVII a Roma le "botteghe dei Vermicellai" proliferavano a tal punto che Urbano VIII nel 1641 impose tramite bolla papale una distanza minima di 24 metri tra un negozio di pasta e l'altro.
La pasta era un cibo per classi meno abbienti
FALSO!
Fino al XVII secolo circa la pasta era considerata un lusso in gran parte del Paese. Fu solo con le prime innovazioni tecnologiche di quel periodo, come l'invenzione del torchio meccanico, e in seguito con la rivoluzione industriale che si cominciò a produrre pasta a prezzi più convenienti, dando alla pietanza una svolta popolare.
Nel Settecento in tutta Italia si produce la pasta secca
FALSO!
A quell'epoca nell'Italia del nord la pasta secca veniva importata principalmente da Napoli e dalla Liguria, altra area geografica dalla lunga tradizione. Le regioni settentrionali erano invece specializzate nella produzione di pasta fresca all'uovo, come tagliatelle, tagliolini, lasagne, maltagliati.
Oggi esistono un centinaio di tipi di pasta
FALSO!
Sono oltre 300 le tipologie di pasta consumate in Italia, divise per formato, impasto, superficie (liscia, rigata o ruvida) e ripieno. Una platea vastissima che soddisfa i gusti di ogni palato e dalla quale scaturiscono oggi ricercatissime composizioni gourmet. Anche se nel cuore di molti di noi nulla potrà mai sostituire un grande classico: gli intramontabili spaghetti al pomodoro.
E tu di che pasta sei?
(Fonti: Archivio Storico Barilla - WeLovePasta)